sabato 2 maggio 2015

Pétronille - Tra realtà e fantasia

"Spesso, vedere l'amico di penna dal vivo vuol dire operare una regressione, scadere nella banalità. E la cosa terribile è che è un processo irrimediabile: se l'aspetto dell'altro, per Dio sa quale motivo, non si dimostra all'altezza di una corrispondenza, questa non raggiungerà mai più il livello precedente."
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Pétronille è l'ultima fatica letteraria


di Amélie Nothomb, nonché la mia prima lettura di questa prolifica Autrice che regala ai suoi fan almeno un romanzo all'anno. No ha già pubblicati ventitré ma, come ha dichiarato in una intervista, ne ha scritti oltre ottanta. Si tratta, per lo più, di romanzi brevi molti dei quali non superano le 120 pagine e che, grazie anche alla sua scrittura essenziale e ironica, si leggono velocemente e con piacere. 

L'indipendenza porta spesso alla solitudine al punto da spingere Amélie, l'eccentrica affermata scrittrice  protagonista, a cercare un compagno di bevute che sia discreto e amante dell'ebrezza data dalle diamantine bollicine dello champagne: il nettare d'oro, come lei lo definisce. 
Durante la presentazione del suo ultimo libro, Amélie incontra una sagace, sarcastica e ribelle ragazza dall'aspetto di un  maschiaccio: Pétronille Fantom.  La giovane  è una scrittrice alle prime armi che si scontra con le regole, la mondanità, gli schemi del mondo dell'editoria e che conosce a quale "temperatura" va bevuto lo champagne per gustarlo al meglio.
Tra le due nasce subito quell'intesa che fa capire ad Amélie di aver trovato quell'amica speciale che cercava.
La storia si snoda, in un'affascinante Parigi, tra bizzarrie, libri, citazioni letterarie e esaltanti bevute ed approda ad un finale sorprendente ed al limite del reale che mi ha lasciata con il fiato sospeso e ... un interrogativo.