giovedì 20 giugno 2013

"E morirono tutti felici e contenti" di: Autori vari

Nella mia scheda di presentazione a voi (ved. "Chi scrive è ..."), ho scritto che in questo blog non ho la pretesa di far delle recensioni letterarie, ma che avrei descritto quel che ogni libro mi ha lasciato.
Ecco, nel caso di "E morirono tutti felici e contenti", son stata assalita da tanto amaro e disgusto. Non me ne vogliano gli autori ne Massimo Avenati che è il curatore della raccolta, ma nel risvolto di copertina del libro c'è scritto "... è una raccolta di fiabe all'incontrario." e per tale l'ho acquistato ma leggendolo mi son accorta che delle "fiabe" ne han preso solo i titoli per poi riadattarle con ironia e sarcasmo a grottesche storie dei giorni nostri dove non viene mai contemplato alcun riferimento alla parola amore, ed intendo amore in senso lato: per la vita, per il prossimo, per l'arte, la natura, per la famiglia, per se stessi, ...

I
l libro è un'antologia di quattordici racconti,  narrate
 con un realismo parossistico  scritto con un buona tecnica e il  conseguente linguaggio scurrile da strada, tra i quali troviamo: "La bella addormentata" che è un'agghiacciante storia di una giovane donna che rifiuta il mondo in cui vive;  "La piccola fiammiferaia" che racconta la sconcertante vita di una donna pachidermide che fa la prostituta; "La bella e la bestia" dove la bestia  altri non è che un maniaco necrofilo rifiutato da una bella donna; ne "I fiori della piccola Ida",  invece, narra di una giovane donna abbandonata in un manicomio. 

Confesso di aver letto solo una metà dei racconti ma ne ho avuto abbastanza per poter dire "mi fermo qui".
Son certa che c'è qualcuno, tra di voi, che troverà questo libro normalmente interessante, ma non io! Non definitemi "bigotta", è solo che dalla letteratura desidero ricevere dell'altro piuttosto che le crudeltà che giornalmente ci raccontano i media ... tutto qui.

mercoledì 12 giugno 2013

"Tregua nell'ambra" di Ilaria Goffredo (distribuito in ebook gratuito)

“Odiavo quella maledetta guerra. Oltre ad annientare nazioni e sfasciare imperi, uccidere milioni di persone e impoverirne altrettante, stava anche distruggendo il piccolo mondo sul quale avevo costruito tute le sicurezze della mia vita. Stava minando nel profondo le basi della nostra famiglia che andava frammentandosi sempre di più, lasciando ognuno solo e perso nelle proprie paure.” (pag, 62)

Q
uesta la frase che più mi ha colpita di “Tregua nell'ambra” , un romanzo storico per non perdere la memoria del passato ma che,