Non sempre si legge per sognare, a volte lo si fa per
imparare, altre per riflettere, altre ancora
per trovare le risposte alle domande che da sempre ci assalgono. Quest’ultimo è senz'altro un buon motivo per
leggere “La via per il benessere” di
Sandro Napolitano, un libro che mi piace
carte d'identità di Libri ed Autori ... per viaggiare nel mondo lettura
martedì 21 maggio 2013
venerdì 17 maggio 2013
“Mark Johnson e le chiavi di Allen”

Perché ho scelto proprio questo libro? Semplicemente perché di lui si parla tanto, e molto bene, nei siti web dedicati alla lettura, ed essendo un’inguaribile curiosa, ho voluto approfondire leggendolo.
Poiché io non sono un’amante di questo genere letterario – ma si sa ... nessuno è perfetto – e non volendo rischiare di far pasticci o dar giudizi falsati su questo libro che mi ha stupita, affascinata e che merita una lettura attenta da parte di un lettore appassionato capace di raccogliere nel modo più giusto tutte le emozioni che il libro trasmette, ho pensato di incontrare Giuseppe Attanzio e di riportarvi la nostra chiacchierata.
La parola all'autore:
Come ha iniziato il suo approccio al mondo della scrittura?
Come tutti i sogni, è nato un po' per caso, facendo leggere
quasi per sbaglio, qualche mio pezzo a dei docenti del liceo classico che
frequentavo, per poi svilupparsi nei posti più impensabili, come Mc Donald o
sotto l'ombra di un bell'albero al
parco. Sono le piccole cose che fanno le differenze, sempre.
Com'è nata l’idea di scrivere un fantasy?
A dire il vero mi dedico a molti generi, però ho voluto
iniziare con Mark poiché avevo rivisto quella storia nella mia mente molte e
molte volte. L'idea della trilogia poi, è venuta poiché adoro stupire i miei lettori
con continui colpi di scena che stordiscono piacevolmente chi ama un genere
così leggero ma complesso tra le righe.
Chi sono gli scrittori che vede come modello da
seguire?
Molti. La J.K. Rowling per la sua straordinaria capacità di
raccontare storie anche complesse con estrema semplicità, Guido Cervo per i
suoi racconti descrittivi ed incredibilmente completi, Valerio Massimo
Manfredi, per il suo stile e la sua immensa classe e Tolkien per quel tocco
magico del tutto immortale.
Ci narra in poche righe i punti salienti del suo romanzo“Mark Johnson e le chiavi di Allen”.
Beh, essendo il primo della trilogia, rappresenta un po' lo
start dell'intera vicenda e sopratutto, mostra lati della vita che nessuno mai
avrebbe mai pensato di vedere. Tutto ha inizio con la nuova consapevolezza
raggiunta da un ragazzo come tanti, che si trova a dover crescere molto prima dei
suoi coetanei, pigri e tecnologici, ritrovando un istinto e una forza sopita
dentro di sé, in maniera del tutto inaspettata. Da lì, una serie di avvenimenti
porteranno alla completa maturazione del giovane Mark, impegnato in un compito
del tutto fuori dalla propria portata. La sua crescita emotiva, incentivata da
vere amicizie, rarissime ormai, primi
amori e nuovi odi, lo porteranno a scoprire man mano la verità che si cela
dietro ogni cosa. La battaglia per la difesa della città di La Rocca,
rappresenta non solo l'eterna lotta tra bene e male, ma anche la scarsa
influenza della luce nei confronti dell'oscurità, molto più fitta e tetra.
Riuscirà a realizzare il proprio destino? O dovrà lottarci contro?
Quali significati
contiene il romanzo?
Mille diversi, basta
saperli leggere tra le righe. Ho cercato di narrare una bella storia,
avvincente e divertente, volendo lanciare dei piccoli spunti e dei piccoli
riferimenti per tutti coloro che volessero trovarli. Cerco di spingere il
lettore a voler capire ed andare oltre all'aspetto esteriore delle cose... non
sempre un'amicizia profonda lo si rivela tale nei momenti critici, come anche
un amore o un affetto. Ma prima di tutto, ho cercato di far vivere, pagina per
pagina, l'angoscia prima della consapevolezza, la tensione prima della
sicurezza e la frustrazione prima della maturazione di un personaggio
comunissimo, praticamente uno di noi.
Che cosa vorrebbe che i lettori cogliessero leggendo il
suo libro?
La voglia di sognare. Mark è un sognatore, non certo un eroe
ben lontano dall'esserlo, però, come accade in certe situazioni, la necessità
si trasforma in virtù, senza mai perdere la bussola. Vorrei che il lettore
cogliesse il grande realismo celato dietro i miei personaggi e vorrei che, per
tutta la durata della lettura, vedesse con i loro occhi. Descrivere è facile,
ma far immedesimare è difficile, io ci ho provato e mi piacerebbe che i ragazzi
si immedesimassero in Mark, Lucas o Jimmy così come le ragazze in Mary, Leyla o
Joanna, così da rivedere in loro un amico, un conoscente o un vicino di casa.
D'altronde chi può conoscere il labile confine tra realtà e fantasia?
C’è un nuovo
progetto in corso che vuol anticipare ai lettori di “Identità di Carta e … Penne?
Beh, a Giugno, al
massimo i primi di Luglio, dovrebbe vedere la luce il secondo titolo della
trilogia, così da proseguirla. Tralasciando per un attimo Mark Johnson, in
cantiere ci sono un paio di progetti, tra cui un romanzo storico ambientato
nell'antica Roma, un thriller-horror e un drammatico, ciò che manca è il tempo.
Ma vi preannuncio in anteprima, che quest'estate dovrebbe uscire il primo della
lista, ovvero quello storico... speriamo tutto vada per il verso giusto.
Pensa che scrivere possa diventare il suo mestiere?
In questo momento storico ed in quest'Italia, no. Però è da
sempre il mio sogno nel cassetto. Difficile, quasi impossibile, ma come Mark
sono un sognatore, quindi finché avrò respiro, tenterò.
Un libro che non deve mai mancare nella libreria di un
lettore …
Visto il suo impatto storico, il quasi miliardo di copie
vendute in tantissime lingue diverse, direi che Harry Potter sia d'obbligo,
anche per chi non ama il genere. Ho trovato epico, ma di difficile lettura Il
Signore degli Anelli, ma il modo di narrare del Capitano Tolkien è a dir poco magico
e fuori dal tempo.
Un libro che non consiglierebbe mai …
Dispiace dirlo, ma la lista sarebbe interminabile. Oggi, i
“noti” si possono permettere di pubblicare con grossissime case editrici
soltanto per il nome che portano, mostrando al pubblico dei titoli a dir poco
imbarazzanti. Personalmente trovo imbarazzanti molti libri scontati, scritti
sull'onda di una qualche moda. Ovviamente non farò alcun nome nel rispetto di
tutti.
mercoledì 15 maggio 2013
Cinquanta libri con relative sfumature

venerdì 10 maggio 2013
Charles Dickens e il suo "Grandi Speranze"

A parte “Il circolo Pickwick”, spassoso romanzo , le trame dei romanzi di Dickens
martedì 7 maggio 2013
E per meditare ... un po' di poesia
Oggi non scrivo di un libro e di quel che mi ha lasciato,
no no, oggi voglio farvi conoscere un poeta e le sue poesie.
Sergio Corazzini (1886-1907), un poeta crepuscolare che mi è stato "presentato" qualche giorno fa da un amico e, sarà perché mi son avvicinata alla poesia da poco ma, è stato amore a prima vista. I Crepuscolari parlano delle piccole semplici cose dell'umile vita quotidiana estraendone il poetico che in esse si nasconde, e lo fanno con una tenerezza infinita. Qui potrete trovare alcune poesie di Corazzini fra le quali vi segnalo:
Sergio Corazzini (1886-1907), un poeta crepuscolare che mi è stato "presentato" qualche giorno fa da un amico e, sarà perché mi son avvicinata alla poesia da poco ma, è stato amore a prima vista. I Crepuscolari parlano delle piccole semplici cose dell'umile vita quotidiana estraendone il poetico che in esse si nasconde, e lo fanno con una tenerezza infinita. Qui potrete trovare alcune poesie di Corazzini fra le quali vi segnalo:
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