“Ci siamo dimenticati di parlare del tipo di luce, disse
Jasper Gwyn quando già stava per uscirsene.
Intraprende l’avventura organizzando tutto nei minimi particolari. Affitta uno studio ex garage che ha del surreale e lo arreda con l’essenziale: un letto, una poltrona, un tavolo due sedie. Da un suo amico musicista d’avanguardia si fa registrare quella che poi sarà la colonna sonora degli incontri con i clienti: 72 ore di rumori, senza interruzioni. Per l’illuminazione desidera una luce artificiale tenue ed “infantile”, così si affida all’ingegno di un abile artigiano delle lampadine, che riesce nell’impresa, e si fa confezionare 18 “Caterina de’Medici”, particolarità: si dovranno esaurire, una ad una, dopo 32 massimo 36 giorni dalla loro prima e unica accensione!
– Come la vuole?
– Infantile.” (cit.)
In perfetto stile Baricco “Mr Gwyn”, la sua penultima fatica , è un libro che regala una tempesta di emozioni … alta tensione … intensità! Lo si “respira” parola dopo parola.
– Infantile.” (cit.)
In perfetto stile Baricco “Mr Gwyn”, la sua penultima fatica , è un libro che regala una tempesta di emozioni … alta tensione … intensità! Lo si “respira” parola dopo parola.
Una storia che sviscera diversi aspetti, dai più reconditi
come il bisogno di ritrovar se stessi e
di esser riportati a casa, ai più
espliciti come quello di scrivere:
bisogno che un “vero” scrittore,
pur volendo, non potrà mai
soffocare, perché scrivere è raccontare una magia, è fissare nel tempo le
emozioni.
"Jasper Gwyn, ex accordatore di pianoforti, ora scrittore affermato, stanco di star sotto i riflettori, dichiara la sua voglia di smettere di scrivere e lo fa con un articolo di giornale. Cerca quindi una nuova dimensione di vita , un nuovo lavoro ma la passione per la scrittura non lo lascia (tutto il giorno non fa altro che “scrivere, a mente, pagine di romanzi”) così decide di fare il copista … delle persone. Sì, decide di “scrivere” i ritratti della gente. “Per riportarla a casa”, così dice lui .
"Jasper Gwyn, ex accordatore di pianoforti, ora scrittore affermato, stanco di star sotto i riflettori, dichiara la sua voglia di smettere di scrivere e lo fa con un articolo di giornale. Cerca quindi una nuova dimensione di vita , un nuovo lavoro ma la passione per la scrittura non lo lascia (tutto il giorno non fa altro che “scrivere, a mente, pagine di romanzi”) così decide di fare il copista … delle persone. Sì, decide di “scrivere” i ritratti della gente. “Per riportarla a casa”, così dice lui .
Intraprende l’avventura organizzando tutto nei minimi particolari. Affitta uno studio ex garage che ha del surreale e lo arreda con l’essenziale: un letto, una poltrona, un tavolo due sedie. Da un suo amico musicista d’avanguardia si fa registrare quella che poi sarà la colonna sonora degli incontri con i clienti: 72 ore di rumori, senza interruzioni. Per l’illuminazione desidera una luce artificiale tenue ed “infantile”, così si affida all’ingegno di un abile artigiano delle lampadine, che riesce nell’impresa, e si fa confezionare 18 “Caterina de’Medici”, particolarità: si dovranno esaurire, una ad una, dopo 32 massimo 36 giorni dalla loro prima e unica accensione!
Inizia col fare il ritratto ad una ragazza, Rebecca,
lettrice e sua fan, da lui scelta e ricompensata, che in seguito diventerà la
sua collaboratrice di segreteria.
Ben presto altre 10 persone, ricche o meno, pagheranno per avere il loro ritratto; una
delle condizioni, per essere accettate da Jasper Gwyn, è quella di non parlare
con nessuno di ciò che accade, all’interno dello “studio”, durante i 32/36
giorni di posa.
Pur non avendo alcun contatto né fisico né verbale con chi posa, Gwyn ne riesce a penetrare l’animo, lo comprende e scrive il ritratto intimo, sconosciuto di un desiderio messo a tacere.
Una curiosità importante: tutti alla fine del periodo trascorso con lui, hanno un unico desiderio, che resterà inappagato, … abbracciarlo o anche solo sfiorarlo e farsi sfiorare.
Pur non avendo alcun contatto né fisico né verbale con chi posa, Gwyn ne riesce a penetrare l’animo, lo comprende e scrive il ritratto intimo, sconosciuto di un desiderio messo a tacere.
Una curiosità importante: tutti alla fine del periodo trascorso con lui, hanno un unico desiderio, che resterà inappagato, … abbracciarlo o anche solo sfiorarlo e farsi sfiorare.
Ad un tratto, qualcosa va storto. L’ultima cliente, una
ragazzina di 19 anni, infrange le regole e Mr Gwyn finisce sui giornali. Questo
non gli permette più di lavorare, si trasferisce lontano da Londra e fa perdere
le sue tracce.
Dopo quasi quattro anni Rebecca, grazie all’aiuto di un paio
di libri nascosti, riesce a ricostruire le fila del romanzo e a dare una svolta
alla storia."