venerdì 17 maggio 2013

“Mark Johnson e le chiavi di Allen”


Oggi mi rivolgo agli amanti dei  Fantasy, genere di nicchia,  e a chi ha deciso di avvicinarcisi. Il libro che vi segnalo è: “Mark Johnson e le chiavi di Allen” scritto da Giuseppe Attanzio.

Perché ho scelto proprio questo libro? Semplicemente perché di lui si parla tanto, e molto bene, nei siti web dedicati alla lettura, ed essendo un’inguaribile curiosa, ho voluto approfondire leggendolo. 

 Poiché io non sono un’amante di questo genere letterario – ma si sa ... nessuno è perfetto –  e non volendo rischiare di far pasticci o dar giudizi falsati su questo libro che mi ha stupita, affascinata e che merita una  lettura attenta da parte di un lettore appassionato capace di raccogliere nel modo più giusto tutte le emozioni che il libro trasmette,  ho pensato di incontrare Giuseppe Attanzio  e di riportarvi la nostra chiacchierata.
La parola all'autore:

Come ha iniziato il suo approccio al mondo della scrittura?
Come tutti i sogni, è nato un po' per caso, facendo leggere quasi per sbaglio, qualche mio pezzo a dei docenti del liceo classico che frequentavo, per poi svilupparsi nei posti più impensabili, come Mc Donald o sotto l'ombra di un bell'albero al  parco. Sono le piccole cose che fanno le differenze, sempre.

Com'è nata l’idea di scrivere un fantasy?
A dire il vero mi dedico a molti generi, però ho voluto iniziare con Mark poiché avevo rivisto quella storia nella mia mente molte e molte volte. L'idea della trilogia poi, è venuta poiché adoro stupire i miei lettori con continui colpi di scena che stordiscono piacevolmente chi ama un genere così leggero ma complesso tra le righe.

Chi sono gli scrittori che vede come modello da seguire?
Molti. La J.K. Rowling per la sua straordinaria capacità di raccontare storie anche complesse con estrema semplicità, Guido Cervo per i suoi racconti descrittivi ed incredibilmente completi, Valerio Massimo Manfredi, per il suo stile e la sua immensa classe e Tolkien per quel tocco magico del tutto immortale.

Ci narra in poche righe i punti salienti del suo romanzo“Mark Johnson e le chiavi di Allen”.

Beh, essendo il primo della trilogia, rappresenta un po' lo start dell'intera vicenda e sopratutto, mostra lati della vita che nessuno mai avrebbe mai pensato di vedere. Tutto ha inizio con la nuova consapevolezza raggiunta da un ragazzo come tanti, che si trova a dover crescere molto prima dei suoi coetanei, pigri e tecnologici, ritrovando un istinto e una forza sopita dentro di sé, in maniera del tutto inaspettata. Da lì, una serie di avvenimenti porteranno alla completa maturazione del giovane Mark, impegnato in un compito del tutto fuori dalla propria portata. La sua crescita emotiva, incentivata da vere amicizie, rarissime ormai,  primi amori e nuovi odi, lo porteranno a scoprire man mano la verità che si cela dietro ogni cosa. La battaglia per la difesa della città di La Rocca, rappresenta non solo l'eterna lotta tra bene e male, ma anche la scarsa influenza della luce nei confronti dell'oscurità, molto più fitta e tetra. Riuscirà a realizzare il proprio destino? O dovrà lottarci contro?

Quali  significati contiene il romanzo?
Mille diversi, basta saperli leggere tra le righe. Ho cercato di narrare una bella storia, avvincente e divertente, volendo lanciare dei piccoli spunti e dei piccoli riferimenti per tutti coloro che volessero trovarli. Cerco di spingere il lettore a voler capire ed andare oltre all'aspetto esteriore delle cose... non sempre un'amicizia profonda lo si rivela tale nei momenti critici, come anche un amore o un affetto. Ma prima di tutto, ho cercato di far vivere, pagina per pagina, l'angoscia prima della consapevolezza, la tensione prima della sicurezza e la frustrazione prima della maturazione di un personaggio comunissimo, praticamente uno di noi.

Che cosa vorrebbe che i lettori cogliessero leggendo il suo libro?
La voglia di sognare. Mark è un sognatore, non certo un eroe ben lontano dall'esserlo, però, come accade in certe situazioni, la necessità si trasforma in virtù, senza mai perdere la bussola. Vorrei che il lettore cogliesse il grande realismo celato dietro i miei personaggi e vorrei che, per tutta la durata della lettura, vedesse con i loro occhi. Descrivere è facile, ma far immedesimare è difficile, io ci ho provato e mi piacerebbe che i ragazzi si immedesimassero in Mark, Lucas o Jimmy così come le ragazze in Mary, Leyla o Joanna, così da rivedere in loro un amico, un conoscente o un vicino di casa. D'altronde chi può conoscere il labile confine tra realtà e fantasia?

C’è un  nuovo progetto in corso che vuol anticipare ai lettori  di “Identità di Carta e … Penne?
Beh, a Giugno, al massimo i primi di Luglio, dovrebbe vedere la luce il secondo titolo della trilogia, così da proseguirla. Tralasciando per un attimo Mark Johnson, in cantiere ci sono un paio di progetti, tra cui un romanzo storico ambientato nell'antica Roma, un thriller-horror e un drammatico, ciò che manca è il tempo. Ma vi preannuncio in anteprima, che quest'estate dovrebbe uscire il primo della lista, ovvero quello storico... speriamo tutto vada per il verso giusto.

Pensa che scrivere possa diventare il suo mestiere?
In questo momento storico ed in quest'Italia, no. Però è da sempre il mio sogno nel cassetto. Difficile, quasi impossibile, ma come Mark sono un sognatore, quindi finché avrò respiro, tenterò.

Un libro che non deve mai mancare nella libreria di un lettore …
Visto il suo impatto storico, il quasi miliardo di copie vendute in tantissime lingue diverse, direi che Harry Potter sia d'obbligo, anche per chi non ama il genere. Ho trovato epico, ma di difficile lettura Il Signore degli Anelli, ma il modo di narrare del Capitano Tolkien è a dir poco magico e fuori dal tempo.

Un libro che non consiglierebbe mai …
Dispiace dirlo, ma la lista sarebbe interminabile. Oggi, i “noti” si possono permettere di pubblicare con grossissime case editrici soltanto per il nome che portano, mostrando al pubblico dei titoli a dir poco imbarazzanti. Personalmente trovo imbarazzanti molti libri scontati, scritti sull'onda di una qualche moda. Ovviamente non farò alcun nome nel rispetto di tutti.