domenica 13 ottobre 2013

Evangelho segundo Jesus Cristo di Josè Saramago

   Per una come me, costretta alla messa domenicale fino all'età delle domande importanti alle quali scuola (otto anni dalle suore) e famiglia cattoliche non potevano che rispondere secondo la catechesi, lasciando così irrisolti i miei  dubbi,  leggere questo libro è stata la conferma alle risposte che mi son data in questi anni.

   Nel “
Evangelho segundo Jesus Cristo”, il premio Nobel per la letteratura  Josè Saramago (dalla Chiesa portoghese definito dissacrante),  rispettando i passi dei Vangeli canonici e delle Sacre Scritture,  
ripropone la vita di un Gesù Cristo umanizzato.  
Un Uomo Figlio dell’Uomo, quindi, a volte fragile, che soffre, si adira, si ribella,  ama con passione,  brucia di desiderio, riflette,  ha sete di giustizia, un Gesù che presto capisce  di essere strumento nelle mani del Dio Padre e che vorrebbe rifiutare il destino assegnatole ma ad esso si arrende … impotente. 

   Attraverso i dialoghi, le riflessioni e i dubbi di Gesù Uomo, Saramago mette gli accenti su molteplici aspetti del cristianesimo, contestando, per esempio, i comportamenti della Chiesa e della Santa Inquisizione:
…L’inquisizione è una polizia e un tribunale, perciò dovrà arrestare, giudicare e condannare, come fanno i tribunali e le polizie, Condannerà a che cosa, Al carcere, all'esilio al rogo, Al rogo, dici, Sì, nel futuro moriranno bruciati migliaia e migliaia di uomini e donne, Di alcuni mi hai già parlato prima (i santi), Quelli erano stati messi al rogo per il motivo che credevano in te, gli altri lo saranno perché ne dubiteranno, … ;
o mettendo in dubbio, tra l'altro, sia la  bontà e la misericordia di un Dio  che, invece di perdonare castiga, mandando pestilenze e mettendo al rogo intere  città (Sodoma, Gomorra, Zoar ,Zeboim, Adama) a causa dell’empietà dei suoi abitanti senza tener conto che tra loro vi fossero degli innocenti come i bambini e alcuni giusti :   
“ … Moriranno a centinaia di migliaia di uomini e donne, la terra si empirà di urla di dolore, di grida e rantoli di agonia, il fumo degli arsi vivi offuscherà il sole, il loro grasso sfrigolerà sulle braci, il puzzo sarà un tormento, e tutto avverrà per colpa mia, Non per colpa, ma per causa tua …” ,
che l'affetto di un Padre pronto a sacrificare il Figlio non per salvare la sorte degli uomini sulla terra ma per ampliare il suo impero  e il suo dominio:
“ … Padre allontana da me questo calice, Che tu lo beva è la condizione per il mio potere e per la tua gloria, Non desidero questa gloria, Ma io voglio questo potere  …”.

Ironici ed al limite del cinismo sono i dialoghi degli incontri tra Gesù e il diavolo che risulta essere un alleato di Dio per far cadere in peccato l’Uomo. Un alleato di Gesù, invece, è Giuda Iscariota che lo aiuterà a morire nel modo da lui desiderato. 

Un romanzo, questo, che parla d’amore e non solo dell’amore anche carnale tra Gesù e Maria di Magdala, ma di amore per l’intera Umanità vittima/strumento di ogni gioco di potere.