mercoledì 19 febbraio 2014

"URLA DA MAGAZZINI ABBANDONATI" raccolta di poesie di Fabian Von der Nebel

   Just because you're better than me.   

Mi aggrappo con unghie spezzate
a questa ansia mortale.
Poiché se pure il male di vivere
mi abbandonasse,
cosa infine rimarrebbe ?
La paura di amare ?

Rendi il tuo cuore
puro miele,
e le formiche
te lo divoreranno "
         (pag 67) 

Non è stato facile estrarre, tra le circa 100 poesie inserite nella silloge intitolata “Urla  da magazzini abbandonati”,  una lirica che ben rappresentasse la poetica delicata e rabbiosa dell’autore 
(alla sua opera prima) Fabian Von der Nebel  , né sarà facile per me
raccontarvi di poesia, mondo al quale mi son avvicinata da poco tempo.
Nella raccolta ho trovato poesie  spigolose, crude, a volte sconvenienti,  ombrose, buie, a tratti grottesche,  disarmanti, passionali,  rabbiose,  gridate da un animo che al vuoto urla la sua solitudine, il suo tormento.

L
’autore, allontanandosi dagli schemi piatti e dagli orpelli costruiti della poesia convenzionale,  riesce ad  imprimere un realismo palpabile,  facendo così sentire il lettore protagonista  dell’emozione e, cucendola sulla pelle, gliela rende vivida lasciando spesso un senso di perdizione freddo ma non distaccato.

Leggendo questo libro ho avuto la generale sensazione di attraversare un lungo e tortuoso tunnel senza perdere mai  di vista, piccina là in fondo,  la luce della via d’uscita …